IL PESCE DEL NOSTRO MARE
vongole: poveraccia e verace
dal 24 Gen 2015 al 25 Gen 2015
“Mio padre si chiamava Carlo Calderoni. Era nato nel 1885 e faceva il marinaio. Praticava diversi tipi di pesca terriera, ed io l’aiutavo. In inverno stava a bagno nell’acqua del mare vicino la riva, camminando all’indietro per tirare “il ferro da poverazze”. Raschiando il fondo pescava vongole e tellini. Dopo le burrasche con lo stesso metodo usava il “rabio”, una specie di rastrello in ferro per raschiare il fondo tra acqua e sabbia. Nel sacco finivano rombi, passere e sovasi, il pesce più pregiato. Tirava questi arnesi con le mani e un collare passato sulla schiena, ed era faticoso.”
Maura Calderoni
[Le uova della luna]
La vongola (Chamelea gallina) o poveraccia (come la chiamano in Romagna) è un mollusco bivalve, con conchiglia tondeggiante schiacciata, esternamente di colore grigiosabbia, internamente bianca. La specie è diffusa in tutto il Mediterraneo e nell’Atlantico nord-orientale.
In Adriatico raggiunge 1,5 cm di lunghezza in 12 mesi, la taglia massima è di circa 5 cm.
Vive infossato per qualche centimetro su fondi costieri sabbiosi o sabbioso-fangosi, dalla riva fino alla profondità di circa 15 metri. La pesca della vongola è una pratica antica sulle coste dell’Adriatico, svolta un tempo con rudimentali attrezzi a mano. A partire dalla fine degli anni sessanta si è diffuso l’utilizzo della draga idraulica.
La poveraccia è un ingrediente abituale di molti piatti di mare, un cibo semplice sia da raccogliere che da preparare, il cibo dei “poveracci”, da cui deriva il nome romagnolo.
Molto più ricercata, per i palati più fini, è la vongola verace (Tapes decusattus) un mollusco bivalve dalla conchiglia robusta di colore bianco-grigio-giallastro con macchie e striature più scure. La conchiglia è formata da due parti distinte e uguali, le valve sono tenute insieme da un meccanismo a cerniera costituito da incastri.
La verace è riconoscibile dalla vongola per la forma più allungata e per i cerchi più marcati della superficie esterna delle valve.
Vive infossata nel fondo filtrando l’acqua che viene aspirata attraverso una delle due appendici (sifoni) che escono dalla conchiglia. Si trova nei fondali costieri o lagunari poco profondi, sabbiosi, fangosi o melmosi. La pesca delle vongole veraci è effettuata con un rastrello a mano, essendo vietata la raccolta con draghe turbosoffianti.
La stagione in cui le carni della poveraccia e della verace sono migliori è quella autunno-inverno, da novembre a marzo.
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