LA NASCITA DEL LISCIO IN ROMAGNA
Bellaria Igea Marina
dal 24 Mar 2021 al 31 Dic 2021
Il folklore in Romagna ha inizio con Carlo Brighi, detto “Zaclèn” (anatroccolo, per la sua passione per la caccia alle anatre) che per cinquant’anni dall’inizio del ‘900 viaggiò con la sua orchestra per tutta la Romagna, suonando la musica da ballo nel suo salone di legno che innalzava, all’arrivar della sera, sulle aie, sui campi, nelle piazze dei paesi. La sua orchestra era formata da tre violini, un clarinetto in do e un contrabbasso. Tra gli indubbi meriti di Brighi c’è proprio quello di aver accelerato i tempi tramite il clarinetto, che ancora oggi ha nel liscio un ruolo predominante.
Fu il direttore artistico dell’etichetta discografica La Voce del Padrone a suggerire, nel 1954, il titolo, e Secondo Casadei, che inizialmente l’aveva intitolata “Casetta Mia”, non se lo fece ripetere due volte: viene incisa a Milano “Romagna Mia”.
Sono passati più di 60 anni da allora e Romagna Mia è divenuta la canzone più ballata nelle balere di tutta Italia, l’inno dei Romagnoli per antonomasia, che ha trasformato Casadei nello “Strauss della Romagna”.
Tante le curiosità legate alla canzone romagnola: dal 1954 sono stati venduti oltre 6 milioni di dischi ed è stata intepretata da artisti di ogni genere, da Claudio Villa a Gloria Gaynor, dai Deep Purple a Goran Bregovic che l’ha suonata, in versione gitana, in coppia con Samuele Bersani al Festival di Sanremo del 2012. Tra tutti gli aneddoti, spicca quello secondo il quale anche Papa Giovanni Paolo II aveva una grande simpatia per questa canzone e non solo si univa al coro dei gruppi romagnoli alle udienze in San Pietro, ma, come aveva dichiarato in alcune sue interviste sui giornali, la “canticchiava” anche da solo nei momenti meno impegnativi.
Nel 1971, quando Secondo Casadei scompare, lascia l’Orchestra Casadei al nipote Raoul, che già da diversi anni suonava e collaborava con lui. Nel 1973 Raoul Casadei scala le classifiche con la sua “Ciao Mare” e inventa la parola “Liscio” entrata poi nel vocabolario italiano. Col successo della musica di Raoul scoppia in Italia la febbre del liscio: oltre 350 spettacoli all’anno, milioni di chilometri in tutta Italia e tantissime canzoni. Oltre a "Ciao Mare", "La Mazurka di periferia", "Romagna e Sangiovese", "Simpatia", "Romagna Capitale" e tante altre che sono diventate colonna sonora delle vacanze in Romagna.
La scomparsa di Raoul Casadei nel marzo 2021 consegna l'eredità della tradizione famigliare al figlio Mirko, già da anni attivo con la sua orchestra.