TOUR DEI POETI E SCRITTORI DI ROMAGNA
Bellaria Igea Marina, Cesenatico, San Mauro Pascoli
dal 01 Gen 2021 al 31 Dic 2021
Visita guidata alle Case Museo dei poeti e scrittori di Romagna che comprende: La Casa Rossa di Alfredo Panzini a Bellaria Igea Marina, Casa Moretti a Cesenatico e Casa Pascoli a San Mauro Pascoli.
La Casa Rossa di Alfredo Panzini, Bellaria Igea Marina
La Casa Rossa si innalza su una duna di sabbia, e dalle sue finestre un tempo si vedevano il mare e le colline di Romagna. Oggi è ricompresa tra la Ferrovia e il Parco, con accanto costruzioni senza soluzione di continuità. Il mare non è lontano ma non si vede più. E’ la villa - acquistata nel 1909 – dove lo scrittore Alfredo Panzini (Senigallia 1863-Roma 1939) trascorse con la famiglia molta parte dei suoi anni soprattutto in estate, divenendo luogo di incontro per gli amici e i letterati e per lui anche punto di osservazione privilegiato di quel mondo rurale che confluì nella sua narrativa. Restò a lungo in disuso finché un ottimo restauro e uno straordinario allestimento dal 2007 l’hanno riaperta al pubblico. Così sono tornate a vivere le stanze abitate dallo scrittore. L’ingresso accoglie il visitatore con vele che riportano parole autografe a prendere il vento verso il mare della memoria. C’è la celebre bicicletta - la severissima Opel - de La Lanterna di Diogene e delle gite in campagna. Al piano superiore, c’è la stanza da letto con comodini armadio e poltrone. C’è il bagno che merita di essere visto per la raffinata e intelligente riproposizione. E c’è lo studio, oggi spazio di esposizione, con la scrivania a cassetti e tanti manoscritti. La casa stessa è un Museo che sui quattro lati ha i resti delle ceramiche incastonate che riportano con i titoli delle principali opere di Panzini. Sul lato ferrovia c'era il pozzo e proseguendo per un sentiero si arriva alla dependance della casa per gli ospiti detta “il pensatoio”. Un parco giardino con vegetazione mediterranea la circonda ancora oggi, mentre al di là del fossato le pertinenze (oggi restaurate e parte del museo) ospitavano il podere con la casa colonica del mezzadro Finotti, la stalla del cavallo, la rimessa per il calesse che componevano la proprietà. Al piano terra della villa detta “il palazzone” vi erano la sala da pranzo e il soggiorno. L'arredo originale era costituito da un ampio tavolo di acero e poltrone poste vicino all'ingresso secondario che dava sul giardino. Il mobile appoggiato alla parete di sinistra rispetto all'ingresso, nascondeva un piccolo montacarichi per le vivande, fatte salire dalla cucina che si trovava nell'interrato. Soffitti e pareti della sala e degli altri ambienti hanno decorazioni "a secco" di sapore liberty e decò, dove domina la scritta “Stracci” voluta dallo scrittore. Oggi si sono finalmente realizzate le piene condizioni per la salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio letterario lasciato da Panzini, corredato da impegni di conservazione archivistica, ricerca e progettazione culturale, in connessione con le realtà territoriali.
Casa Moretti, Cesenatico
Marino Moretti nacque a Cesenatico il 18 luglio 1885 e vi morì il 6 luglio 1979. Moretti, poeta decadente italiano di fama mondiale, iniziò i propri studi nella scuola elementare di Cesenatico dove insegnava la madre. Col passare degli anni riuscì a distinguersi come grande poeta, scrivendo su giornali, quali Il Coriere della Sera e componendo numerose poesie. Le sue opere sono databili dal periodo delle Avanguardie (inizi del ‘900), con componimenti quali, “Poesie di tutti i giorni” e “Il giardino dei frutti”, fino al dopoguerra e agli anni ’60, quando si dedicò alla composizione di romanzi e poesie con una vena ironica. Alla sua morte avvenuta nel 1979, Moretti decise con la sorella Ines di donare i suoi beni al Comune di Cesenatico, compresa Casa Moretti, arredata da mobili e suppellettili del poeta, oggi Museo Nazionale visitabile e meta di manifestazioni culturali sulla letteratura e poesia del Novecento.
Casa Pascoli, San Mauro Pascoli
Casa Pascoli è monumento nazionale dal 1924. Qui venne alla luce il 31 dicembre 1855 il poeta Giovanni Pascoli e vi trascorse i primi anni dell'infanzia. La famiglia, trasferitasi per un breve periodo alla tenuta "Torlonia" (la Torre), vi fece ritorno dopo la morte del padre Ruggero, ma in seguito ad altre disgrazie fu costretta a venderla. Il poeta rimase sempre molto legato a questa casa dove passò la sua giovinezza. La casa, risalente alla fine del '700, venne danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente recuperata nel rispetto della struttura originale, quindi fu trasformata in piccolo Museo di memorie pascoliane. All'interno, oltre alla cucina, si possono vedere lo studio nel quale si conservano, racchiuse in bacheche, edizioni rare di alcune sue opere e numerose lettere autografe inviate agli amici sammauresi e la camera da letto, con la vecchissima culla di legno. All'esterno, un bel giardino con alcune delle piante menzionate dal poeta nelle sue poesie, ed al centro del giardino, su un plinto di pietra calcarea, il busto bronzeo dedicato al poeta.
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