LA BORGATA CHE DANZA 2023
Comunicato Stampa
dal 24 Mag 2023 al 28 Mag 2023
Bellaria Igea Marina: si è tenuta nella giornata odierna la Conferenza Stampa di presentazione del Festival “La Borgata che Danza – 31^ edizione” presso la spiaggia dell’Hotel Elios di Igea Marina. Direttamente sulla scenografica location in riva al mare, sono intervenuti il Sindaco Filippo Giorgetti, il Vicesindaco e Assessore al Turismo Brunonagelo Galli, il Presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi e la Direttrice della Scuola di musica InArte Ilaria Mazzotti con un accompagnamento musicale a cura dei Maestri della Scuola di musica InArte di Forlì e del Centro Belli di Bellaria Igea Marina.
È stata presentata un’edizione particolare del Festival dedicato alla musica da ballo della tradizione emiliano romagnola, confermato nel weekend del 26 -28 maggio presso il nucleo storico di Bellaria Igea Marina, Borgata Vecchia, che dunque si inserirà all’interno di un periodo particolarmente impegnativo per l’Emilia Romagna: ed infatti il nuovo obiettivo perseguito dalla storica manifestazione sarà proprio quello di onorare la vita, infondere forza, fiducia ed il coraggio di farcela nel tipico spirito romagnolo combattivo e propositivo.
La Borgata che Danza 2023, sotto la Direzione artistica di Gualtiero Gori e Ilaria Mazzotti, sarà il frutto della collaborazione e sinergia di enti ed Associazioni quali Fondazione Verdeblu, Centro Culturale Vittorio Belli, Accademia di musica InArte, Laboratorio di documentazione e ricerca sociale, Comitato Borgata Vecchia, Pro Loco e AVIS di Bellaria Igea Marina.
«Questa edizione della Borgata che Danza è del tutto particolare: sarà la festa che celebra ed onora la nostra terra in tutte le sue sfaccettature.»– Afferma Ilaria Mazzotti, co-direttore artistico del Festival – «Musica e danza non sono qualcosa di superficiale che non vogliono far vedere ciò che stiamo vivendo ma servono per tener e alto lo spirito e soprattutto far capire a tutti il nostro temperamento coraggioso, combattivo e sempre in prima linea di persone abituate ad aver a che fare con la fatica ma che sanno onorare la vita ed anche dire grazie, celebrando la comunità. Se ci stiamo rialzando, infatti, è proprio grazie a questi valori che sono insiti nel nostro DNA: quello cioè di fare gruppo e dunque condividere e riuscire ad abbracciarsi e sorridere anche se siamo in un momento difficile specialmente in alcune zone. Nella Borgata si troverà dunque il puro spirito romagnolo.»
«Il grande pregio di questo festival, unico nel suo genere» - dice Gualtiero Gori, co-direttore artistico - «è quello di riscoprire il grande e variegato patrimonio di musiche da ballo dell’Emilia Romagna, ricomponendo con pari dignità le forme più arcaiche come i generi “staccati” dei saltarelli, monferrine, gighe, bergameschi... con quelli del liscio storico della prima metà del ‘900, traghettandoli nel presente per farli evolvere sotto nuova luce, e ritrovare il piacere di ballarli. Questo, senza precludere la presenza di generi musicali, che saranno comunque presenti.»
La Borgata che Danza ha saputo rinnovarsi nel tempo senza perdere di vista la propria vocazione e la propria identità. L’edizione numero 31 rilancerà la sfida di far dialogare gruppi portatori della tradizione quali I Suonatori della Valle del Savena, I Musicanti d'la Bàsa, Il Concertino Tazzioli di Barigazzo, L’Uva Grisa, Patrizia Ceccarelli Band, la 3MB Folk, Emisuréla, Simone Morotti, la Compagnia di Viva el bal con altre proposte musicali presentate dal Duo Baguette, i Kissene Folk, Le Cantrici, Il Corpo Bandistico dei Tre Monti di Montiano, i Tocosinti. Ci sarà una sezione dedicata ai laboratori didattici di ballo con Placida Staro e Thomas Bertuccioli, e altri appuntamenti culturali. Un’attenzione particolare è rivolta alle iniziative per i giovani musicisti, fra queste il Premio violinistico “Mario Venturelli” 2^ edizione, in apertura del Festival.
Non mancheranno le specialità gastronomiche di “Borgosteria”, riaprendo le antiche Osterie attraverso stands gastronomici gestiti dal Comitato Borgata Vecchia e Pro Loco di Bellaria Igea Marina.
Nazione ospite 2023 invece sarà l’Argentina attraverso l’esibizione dei Campioni Europei 2021 di Tango Escenario, Matteo Antonietti e Ravena Abdyli; Campioni Italiani 2017 di Tango Escenario, Andrea Vighi e Chiara Benati; Campioni Italiani 2018 di Tango Escenario, Marco Pasini e Mariana Bettariga.
Nel contesto del Festival, sarà poi allestito un punto di raccolta fondi per le famiglie colpite dall’alluvione.
Spiega il Sindaco Filippo Giorgetti - «La Borgata che Danza è una manifestazione che ha 31 anni di storia e racconta la cultura, la musica, i suoni e le voci della Romagna; abbiamo voluto riproporla anche per quest’anno, in questo momento così doloroso per la Romagna proprio per rappresentare la forza e l’unione tipico di questo territorio. Quindi dal mare fino all’entroterra, la Romagna parla un’unica lingua ed un unico canto e con La Borgata che Danza vogliamo anche sostenere un’iniziativa di solidarietà dedicata al Comune di Forlì, tra i più colpiti, con un aiuto concreto non solo per l’immediato ma anche in generale per la ripartenza della nostra terra.»
Conclude il Presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi - «La nostra Fondazione che si occupa degli eventi di Bellaria Igea Marina si è ovviamente posta il problema se fosse opportuno o meno proseguire con questa manifestazione poi, concordando con tutti gli attori alcuni dei quali provenienti proprio dalle zone alluvionate, abbiamo convenuto che era giusto andare avanti per diffondere la solarità romagnola. Inoltre esprimeremo la nostra solidarietà anche attraverso una raccolta fondi, allestita durante lo svolgimento di questo evento attraverso il quale intendiamo dimostrare come la costa di Bellaria Igea Marina è già pronta ad ospitare e coccolare i nostri turisti. Ospite speciale di questa edizione del Festival, l’Argentina: avremmo infatti un’esibizione dei Campioni europei di tango Escenario, per lanciare poi i Campionati Europei che avremmo a fine giugno- inizio luglio quindi: Bellaria Igea Marina vi aspetta!»