Tрадиции » Еда и вино
La Riviera offre tutto quello che si può desiderare per le vacanze: le spiagge più famose d’Europa, il mare pulito e sicuro, il divertimento più trendy, l’ospitalità impareggiabile, l’amore e il rispetto per la natura e un grande patrimonio di arte, cultura ed enogastronomia. Una terra che racconta di civiltà, di tradizioni, del lavoro degli uomini, delle radici, dell’inventiva e della cordialità della gente.
È un viaggio da fare lentamente, un percorso tra mare, pianura, collina e montagna, passeggiando per antichi paesini, entrando nelle botteghe degli artigiani, fermandosi lungo la strada ad assaggiare cibi e vini che, da queste parti, sono molto più di un nutrimento.
Soste consigliate per lasciarsi sedurre dall’arte culinaria e dalle tradizioni del territorio: ristoranti tipici, trattorie, osterie, cantine, agriturismi, aziende agricole, mercati del pesce, caseifici, frantoi.
Moltissime anche le sagre e le feste popolari che cambiano profumi, colori e sapori al cambiare delle stagioni e dove il momento centrale è dedicato alla degustazione dei prodotti tipici, perché si sa a tavola le buone abitudini non invecchiano mai. In questo territorio tutto da scoprire, per i buongustai e gli amanti dell'enogastronomia sono nati itinerari in cui lasciarsi guidare, dal mare fino alle colline.
Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini
A pochi passi dal mare un territorio collinare ricco di suggestioni, con paesaggi di inaspettata bellezza, rivela il volto di una provincia ricca di storia, cultura e tradizioni, di cui l’enogastronomia rappresenta una delle espressioni maggiormente apprezzate. Paesi e borghi fortificati, rocche e castelli, eccellenze artistiche e monumentali, grotte vinarie e fosse da grano, testimoniano ulteriormente gli insediamenti dei Malatesta che hanno dato un’identità storico-culturale alla provincia di Rimini. La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini propone un viaggio alla scoperta della genuinità, della qualità e dell’innata ospitalità della gente di Romagna. Un viaggio che inizia tra le aziende agricole e vitivinicole, i frantoi, i caseifici, gli agriturismi, gli alberghi e le locande, continua alla scoperta di osterie e ristoranti, cantine ed enoteche, laboratori artigiani di pasta fresca e dei dolci della tradizione, ma anche nelle botteghe per la lavorazione di oggetti dell’artigianato tipico (ceramiche, terrecotte, tele stampate a ruggine), senza dimenticare i vini DOC, l’olio extravergine d’oliva e tutta la cucina tipica tra una varietà di primi piatti e una quantità di secondi di carne, salumi, formaggi e ancora la piadina, i dolci, il miele ed i liquori.
Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena
L'itinerario della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena si sviluppa per 243 chilometri, collegando trasversalmente sei grandi vallate nel tratto collinare compreso tra la via Emilia e l'Appennino. Dai Comuni di Modigliana e Dovadola, passando per Predappio e Civitella, fino a Bertinoro, Mercato Saraceno e Sogliano si incontrano agriturismi, aziende agricole e vitivinicole, ristoranti e ricchezze ambientali e culturali. Virtuali porte di ingresso alla Strada sono le città di Forlì, Forlimpopoli, Cesena e Savignano. Qui la gastronomia popolare è sempre stata segnata dalla ritualità: cicli stagionali, calendari mensili fatti di vigilie, feste, carnevali e quaresime; appuntamenti che esigevano piatti e ricette ad hoc. Ecco perché feste e sagre enogastronomiche sono così vive e attuali. Regine della gastronomia artusiana sono soprattutto le minestre: i cappelletti e i passatelli, gli strozzapreti e i ravioli. Meritano più di un assaggio l'olio d'oliva di Longiano e il formaggio di Fossa di Sogliano. Tra i prodotti del sottobosco, i funghi di Predappio e di Cusercoli, pregiatissimo il tartufo bianco di Dovadola. Nei dolci, insuperabile nella semplicità la tradizionale ciambella; in alcune località poi è d'uso preparare dolci elaborati da antiche ricette, come il Savor e il Bustreng. Non può mancare, infine, la piadina: acqua, farina e sale, dal gusto inimitabile, magari cotta sulla vecchia teglia di argilla prodotta storicamente a Sogliano, in frazione Montetiffi.